venerdì 29 maggio 2009

Il segreto del Campari


C'è molta gente, più di quanto si pensi, che non riesce a fare a meno di un buon Campari...Perchè???
Per saperne di più sulla composizione non possiamo certo fidarci dell'etichetta che parla di generici "aromi naturali".
Facciamo un passo indietro: un tempo nelle Bahamas rum, tabacco e marijuana erano molto cari, così gli indigeni delle piantagioni usavano la corteccia di un cespuglio locale, la cascarilla, facendone infusi o fumandola nelle pipe, mescolata al tabacco.
Adesso la cascarilla, la cui droga è l'alcaloide betaina, non si usa più; viene coltivata ancora nelle Crooked Islands ma l'intera produzione è acquistata dalla ditta italiana che produce il Campari!!! BUON APERITIVO

giovedì 28 maggio 2009

Deputati dopati

Quando ce vò ce vò

la religione è l'oppio dei popoli 
(karl marx)

Fatti! informare


I ricchi vendono le nike per comprarsi la coca,
i poveri vendono la coca per comprarsi le nike.
(frederic beigbeder, 26.900 lire)
L'inconfondibile stile di Mark Alan Stamaty: i suoi disegni, spesso pubblicati dalla rivista Hi life, diventano un territorio sterminato da esplorare sotto l'effetto della canapa e qualcuno ci passa sopra delle ore.

Provate l'adenocromo........

Il mito della droga



Droga è un termine che indica in senso generale sostanze di origine naturale o sintetizzate in laboratorio aventi proprietà non comuni, normalmente intese in relazione all'organismo umano.

Questo è quanto si legge su wikipedia cercando alla voce "droga". In realtà ogni tipo di definizione in questo campo deve essere valutata in base alle condizioni culturali, sociali, politiche e religiose di una comunità. Infatti, ad oggi, nessuno è in grado di poter fare una classificazione delle varie "sostanze stupefacenti"; non c'è e non c'è mai stato un concetto unitario di droga. Nel corso della storia l'uomo ha sempre cercato in natura le sostanze per alterarsi la coscienza: "La storia di tutti i tempi e di tutti i luoghi-scrive il professor Valeri nel 1887-ha mostrato che l'uomo sia nello stato selvaggio che civile ha avuto una tendenza irresistibile ed istintiva all'ebrezza, ancora a costo della sua vita; fumando e masticando l'oppio ed il tabacco; bevendo il coca, il vino, l'alcool, i liquori fermentati, masticando, fumando e bevendo l'ascisc ha cercato inebriarsi idealmente di quei piaceri che non può procurarsi e per attutire i positivi dolori della vita". Il punto in questione è che ogni sorta di potere costituitasi ha sempre cercato di porre un freno a questa tendenza, o meglio ha posto delle restrizioni verso alcune sostanze incoraggiando il popolo all'uso di altre. Ora, il problema vero è stabilire in base a quali criteri il Sistema decide che una sostanza deve o non deve essere usata. Gli esempi che la cronaca ci offre non consentono di spiegare tutto con una regola generale. Il massimo che si può dire senza pericolo di essere contraddetti è che il Sistema ritiene suo compito proibire o stimolare l'uso di certe sostanze. L'esempio classico